Rieducazione neurologica
Una lesione del sistema nervoso centrale (encefalo, midollo spinale) o periferico (nervi), a seguito di un evento traumatico o una patologia, causa una menomazione nei nostri apparati e una conseguente disabilità, condizione di svantaggio sociale. La fisioterapia svolge un ruolo importante nell’insieme di cure e trattamenti che una persona riceve dopo un evento di questo tipo, con lo scopo di: a) ridurre la disfunzione degli apparati, in particolare di quello muscolo scheletrico, cercando di migliorare le prestazioni della persona; b) migliorare la partecipazione sociale, cercando di adattare l’ambiente circostante ai nostri bisogni o di utilizzare ausili, ortesi e protesi che facilitino lo svolgimento di tali attività.
La rieducazione neuromotoria quindi si applica nelle patologie di orine neurologica, quali ad esempio: paralisi cerebrale infantile, disabilità dell’età evolutiva e adulta, emiparesi, paraplegia, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, demenza senile, ecc.
In tutti questi casi il concetto di riabilitazione non è inteso strettamente come recupero, cioè come miglioramento, ma anche e soprattutto come ottimizzazione delle abilità residue. In altre parole non bisogna sempre aspettarsi il miglioramento di una persona ma anche valorizzare il non peggioramento, tenendo presente che certe malattie sono evolutive e peggiorative e quindi, dopo un periodo più o meno lungo di riabilitazione, bisogna valutare sia quello che si è ottenuto sia quello che si sarebbe prodotto se non si fosse fatto nulla.