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LOMBALGIA (ACUTA E CRONICA)

Dolore localizzato alla regione lombare, comunemente chiamato “mal di schiena”.

Cos’è

Dolore localizzato alla regione lombare, comunemente chiamato “mal di schiena”. Le cause sono diverse e numerose, hanno solitamente come bersaglio la colonna vertebrale e sono accomunate dal fatto di provocare affaticamento muscolare (anomalie di postura, attività lavorativa, sport, malformazioni) o direttamente dolore, di fronte al quale la muscolatura lombare risponde con una costante contrattura antalgica (in caso di ernia del disco, artrosi, stati infiammatori, fratture o microfratture in corso di osteoporosi o neoplasie, ecc.). La lombalgia colpisce soprattutto l’età adulta, il sesso femminile e quelle categorie professionali che espongono a maggiore usura le articolazioni di questa regione della colonna. Si può avere una forma acuta (spesso coinvolgente anche strutture nervose, come la lombosciatalgia e la lombocruralgia), in cui il dolore, di solito intenso, è tale da impedire anche piccoli movimenti e compare improvvisamente, spesso dopo un movimento brusco e anomalo della colonna, ma a volte anche dopo uno sforzo banale. Queste forme si risolvono, generalmente, in pochi giorni, con il riposo, con farmaci antinfiammatori e miorilassanti, con poche sedute di fisioterapia. Le forme croniche, con dolore che dura per più di 3 mesi, sono più frequenti e spesso esasperanti per il loro protrarsi nel tempo con grave limitazione dell’attività del paziente; possono essere dovute a eccessivo peso corporeo, a scoliosi della colonna, ad artrosi, a reumatismi, a tumori benigni e maligni, alla progressione di una protrusione discale, ecc. Di fronte a un dolore lombare occorre tenere presente, in diagnosi differenziale, anche problemi renali (coliche renali), ginecologici e di pertinenza aortica (aneurisma).

Trattamenti indicati

Massoterapia, Tecarterapia, Ultrasuoni, TENS, Magnetoterapia, Laserterapia, Mesoterapia, Agopuntura, Ozonoterapia, Osteopatia, Ginnastica medica, Terapia farmacologica.

ERNIA DEL DISCO

Patologia del disco intervertebrale che consiste nella fuoriuscita del nucleo polposo

Cos’è

Patologia del disco intervertebrale che consiste nella fuoriuscita del nucleo polposo (parte centrale del disco intervertebrale) attraverso le fibre dell’anulus fibrosus (parte periferica dello stesso). Generalmente l’ernia interessa un disco già degenerato: dopo i 40-50 anni, tutti i dischi della colonna vertebrale, ma soprattutto quelli del tratto cervicale (superiore) e lombosacrale (inferiore), che sono esposti a maggior movimento e pressione, vanno incontro a fenomeni regressivi. La protrusione discale è la prima fase della malattia discale vera e propria: il paziente avverte un dolore ed è limitato nei movimenti della colonna vertebrale. Spesso la protrusione erniaria comprime la radice dei nervi o il midollo spinali, con conseguente irradiazione del dolore lungo gli arti (brachialgia o sciatalgia), disturbi della sensibilità cutanea (formicolii, diminuzione o scomparsa della sensibilità), alterazione dei riflessi osteotendinei, disturbi della forza muscolare. L’evoluzione di una protrusione può essere in due modalità principali: la degenerazione o l’erniazione del disco.

La diagnosi si basa sui sintomi e sugli esami strumentali: la Risonanza magnetica nucleare (RMN) ed eventualmente l’Elettromiografia (EMG).

Trattamenti indicati

Ginnastica medica, Ossigeno-ozonoterapia; utili a scopo palliativo anche terapie fisiche quali Tecarterapia, Ultrasuoni, TENS, Laserterapia, Mesoterapia, Agopuntura, Osteopatia. Nei casi gravi e resistenti alle altre terapie è indicato l’intervento neurochirurgico.

SINDROME DEL CANALE STRETTO (STENOSI DEL CANALE VERTEBRALE)

Sindrome provocata dalla compressione delle radici del midollo spinale a seguito della riduzione delle dimensioni del canale vertebrale

Cos’è

Sindrome provocata dalla compressione delle radici del midollo spinale a seguito della riduzione delle dimensioni del canale vertebrale, di solito a livello lombare. Può essere dovuta a diverse cause: congenita, da spondilolistesi, da protrusione discale, da artrosi delle articolazioni vertebrali posteriori, da ipertrofia dei legamenti, da un tumore spinale. Il canale stretto provoca dolore lombare e agli arti inferiori, specie durante il cammino. Gli esami diagnostici sono la TC o la RM.

Trattamenti indicati

Patologia di interesse chirurgico, di difficile soluzione conservativa; possono risultare utili Ginnastica Medica, Tecarterapia, Ultrasuoni, Laserterapia, Agopuntura, Ozonoterapia.

DORSALGIA (ACUTA E CRONICA)

Dolore a carico del rachide dorsale, a carattere acuto o cronico, le cui cause possono essere diverse.

Cos’è

Dolore a carico del rachide dorsale, a carattere acuto o cronico, le cui cause possono essere diverse: degenerative (artrosi), infiammatorie (fibromialgia), meccaniche (sforzi eccessivi), traumatiche (fratture), posturali (posizioni viziate), dismorfiche (cifoscoliosi). Tuttavia, molti dolori dorsali non hanno cause evidenti: è questo il caso delle dorsalgie cosiddette essenziali, spesso di origine psicosomatica.

Trattamenti indicati

Massoterapia, Ginnastica Medica, Tecarterapia, Ultrasuoni, TENS, Magnetoterapia, Laserterapia, Mesoterapia, Agopuntura, Ozonoterapia, Osteopatia, Terapia farmacologica.

LOMBO-SCIATALGIA (SCIATICA)

Sindrome dolorosa, solitamente a esordio acuto, caratterizzata dalla contemporanea presenza di lombalgia e sciatalgia

Cos’è

Sindrome dolorosa, solitamente a esordio acuto, caratterizzata dalla contemporanea presenza di lombalgia e sciatalgia, di solito dovuta alla presenza di un’ernia discale che comprime e irrita una radice del nervo sciatico.

Trattamenti indicati

Ginnastica Medica, Tecarterapia, Ultrasuoni, TENS, Agopuntura, Ozonoterapia, Terapia farmacologica.

SPONDILOLISTESI E INSTABILITÀ VERTEBRALE

Scivolamento in avanti di una vertebra (di solito la quinta lombare) rispetto a quella sottostante

Cos’è

Scivolamento in avanti di una vertebra (di solito la quinta lombare) rispetto a quella sottostante, dovuto a traumi o a predisposizione congenita. Lo scivolamento può essere improvviso o graduale; colpisce di solito soggetti di 20-30 anni. Per motivi non conosciuti, il fenomeno si arresta e si stabilizza dopo questa età. Si manifesta con dolori alla colonna vertebrale, che possono irradiarsi agli arti inferiori se nello scivolamento c’è stata compressione di radici nervose.

Trattamenti indicati

Intervento chirurgico, Ginnastica Medica, Tecarterapia, Ultrasuoni, TENS, Mesoterapia, Agopuntura, Ozonoterapia.

CIFOSI

Curvatura della colonna vertebrale con concavità anteriore.

Cos’è

Curvatura della colonna vertebrale con concavità anteriore. Un certo grado di cifosi è fisiologico: nel soggetto normale in posizione eretta la colonna vertebrale non è esattamente perpendicolare al piano d’appoggio, ma presenta delle curvature (lordosi cervicale, cifosi dorsale, lordosi lombosacrale). In condizioni patologiche la cifosi dorsale può accentuarsi, associandosi generalmente a iperlordosi dei tratti cervicale e lombare. La cifosi patologica può essere posturale, cioè può derivare dalla tendenza del soggetto ad assumere comunemente una posizione non corretta (frequentissima nelle persone con attività prevalentemente sedentarie, che non praticano sport). In altri casi può essere congenita, presente cioè sin dalla nascita, a causa di malformazioni ossee. Alterazioni dei corpi vertebrali sono responsabili anche delle cifosi che seguono a processi infiammatori, traumi, malattie del collagene, infezioni, alterazioni neuromuscolari localizzate alla colonna. La valutazione viene effettuata facendo flettere il soggetto in avanti e osservandolo di lato: si nota una curva dorsale non armonica, con un apice. Il grado di curvatura si può valutare con esami radiografici.

Trattamenti indicati

Ginnastica medica, Corsetto, Chirurgia nei casi gravi.

SCOLIOSI

Anomalia della colonna vertebrale, che presenta una deviazione laterale associata a rotazione di alcuni corpi vertebrali.

Cos’è

Anomalia della colonna vertebrale, che presenta una deviazione laterale associata a rotazione di alcuni corpi vertebrali. È caratteristica dell’età dello sviluppo. Si aggrava soprattutto nei periodi in cui la crescita è più rapida (in particolare nel periodo puberale, tra i 12 e i 15 anni). La forma idiopatica o essenziale (cioè a causa sconosciuta) che rappresenta l’80-90% dei casi, colpisce prevalentemente il sesso femminile. Altre forme, più rare, possono essere presenti sin dalla nascita (scoliosi congenita) o possono essere la conseguenza di malattie delle cartilagini, dei nervi o dei muscoli, di traumi o di lesioni del torace, di malattie delle ossa (scoliosi acquisita). Le curvature anomale della colonna vertebrale portano a deformazioni sia dei singoli corpi vertebrali sia del torace: compare infatti un gibbo, o gobba posteriore, dovuto alla deformazione delle coste, e si possono avere disturbi a cuore, polmoni ecc.

E’ molto importante tenere costantemente sotto controllo tutti i soggetti in età puberale con dei programmi di screening. Quando l’osservazione faccia sospettare la presenza di scoliosi, l’esame radiografico potrà confermarla e indicarne la gravità.

Trattamenti indicati

Ginnastica medica, Corsetto, Chirurgia nei casi gravi.

FRATTURE VERTEBRALI DORSO-LOMBARI

Le fratture dorso-lombari rappresentano circa l’80% di tutte le fratture vertebrali.

Cos’è

Le fratture dorso-lombari rappresentano circa l’80% di tutte le fratture vertebrali. La massima incidenza si riscontra, in ordine decrescente, a livello della I lombare, della XII dorsale, della II lombare. Si verificano prevalentemente nel sesso maschile e nell’età adulta per la maggiore esposizione a quelle sollecitazioni che tendono a iperflettere bruscamente il rachide dorso-lombare. Il pericolo maggiore di una frattura vertebrale è l’interessamento del midollo spinale (frattura mielica), nel qual caso può conseguire una paraplegia.

Trattamenti indicati

Chirurgico, Gessi e Tutori, Rieducazione funzionale, Tecarterapia, Magnetoterapia.

STIRAMENTI E LESIONI MUSCOLARI

Allungamento improvviso ed eccessivo di un muscolo, con lesione di un piccolo numero di fibre muscolari (stiramento) oppure rottura parziale o completa del muscolo (strappo).

Cos’è

Allungamento improvviso ed eccessivo di un muscolo, con lesione di un piccolo numero di fibre muscolari (stiramento) oppure rottura parziale o completa del muscolo (strappo). E’ dovuto a un trauma provocato da uno sforzo eccessivo o da un movimento brusco. Nel caso dei muscoli dei distretto dorsale e lombare è secondario soprattutto a lavori in flessione (sollevamento di carichi) o a sport di lancio, di sollevamento, di torsione. Dà luogo a intenso dolore localizzato, ematoma, impotenza funzionale. Per la sua tendenza a recidivare può costringere lo sportivo ad abbandonare lo sport attivo, per cui è importante e talora indispensabile un trattamento adeguato.

Trattamenti indicati

Riposo, Tecarterapia, Crioterapia, Laserterapia, Mesoterapia, Ozonoterapia, Onde d’urto (nelle fibrosi o calcificazioni muscolari come complicanza di uno strappo).